Laureato in Architettura il 21.03.1975.
Iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino dal 17.06.1975 al n° 1006.
Dall’esperienza della Tesi, dal titolo “Habitomobile”, ottiene l’incarico per lo studio di una nuova linea di roulotte; coerente col design industriale, affronta sistemi produttivi, reinterpreta necessità aerodinamiche del mezzo anche con studi in galleria del vento e si affina nelle soluzioni della fruibilità abitativa degli spazi minimi. Progetta nel 1980 un sistema integrativo di riscaldamento con pannelli solari a circolazione d’aria, mette a punto congiuntamente con un’impresa elettronica un circuito di controllo per poter stabilizzare il mezzo perfettamente in piano in maniera automatica durante la sosta e ipotizza la creazione di una catena di montaggio innovativa per l’epoca rispetto all’assemblaggio di roulotte, mediante lo stampaggio delle fiancate a moduli, onde ottenere spigoli periferici a largo raggio e dando vita alla nuova gamma “Linea Verde”. [...] Leggi tutto
Successivamente incaricato di studiare il design ed il sistema costruttivo di barche in lega leggera, spingerà la ricerca alla realizzazione di un progetto di barca ricavata da un unico foglio senza giunzioni, coinvolgendo l’Istituto di Leghe Leggere di Novara, la Società Dinamite Nobel e il Balipedio di Trieste per lo stampaggio attraverso esplosione.
L’attenzione per il luogo da vivere, la forma e l’organizzazione degli spazi lo portano ad affrontare numerosi temi sulla ristrutturazione di case ed appartamenti di civile abitazione. Attraverso l’analisi del movimento fluido all’interno di uno spazio, che sembra voler sottolineare la ricerca di una quadratura del cerchio nella configurazione degli ambienti, applica la struttura ad ottagoni. La teoria geometrica diviene arte applicata nel riorganizzare e reinterpretare la struttura, senza mai prevalere sulle potenzialità suggerite dall’edificio interessato all’intervento. In tal modo anche gli interventi più audaci e le applicazioni tecnologiche lasciano ampio respiro all’esistente, offrendo numerose occasioni per giochi di equilibri e collaborazioni statiche tra gli elementi: soppalchi sospesi, scale appese, 10.000 led per una scena di 3 metri.